venerdì 1 marzo 2013

MARCHE


01 MONTE BOVE NORD E SUD - CROCE DI MONTE BOVE (MC)
Partendo da Frontignano presso l'Hotel Felycita sui monti Sibillini 1281 mt slm abbiamo iniziato l'escursione passando per l'impianto di risalita delle piste da sci e la prima tappa è stato il Monte Bicco riscendendo per il valico siamo risaliti al Monte Bove nord  dove si gode un bellissimo panorama di tutti i Monti Sibillini, a seguire siamo andati al Monte Bove sud e sulla Croce di Monte Bove, siamo ridiscesi passando per la vallata arrivando ad una fontana abbeveratoio di acqua sorgenica e poi passando per una fitta boscaglia sempre sul sentiero siamo ritornati a Frontignano. Durante l'escursione abbiamo incontrato una folta fauna sia di camosci che animali da pascolo. Il dislivello in salita è di 1083 m. e in discesa è lo stesso.

02 FORCA DI PRESTA - MONTE VETTORE (AP)
Partendo da Forca di Presta 1532 mt slm abbiamo fatto questa salita invernale con una giornata non delle migliori, si è seguito il sentiero diretto verso la montagna. A causa della scarsa visibilità è stato un po complicato orientarci comunque sia ci siamo ritrovati dentro il canale sotto la Costa le Particelle per arrivare subito dopo alla croce Zilioli,  per nostra fortuna proseguendo verso il Vettoretto e il Rifugio Zilioli il cielo si è aperto facendoci scoprire un fantastico panorama su tutte le montagne e allo stesso tempo visualizzare bene la nostra via che proseguiva verso la Sella delle Ciàule e a seguire andando verso destra siamo arrivati prima alla croce affacciata sulla valle del Tronto e poi sulla vetta del Monte Vettore 2456 slm. Il ritorno è stato facilitato dalla visuale aperta e quindi è stato facile seguire il sentiero che ci a riportato al punto di partenza. Bella escursione il dislivello in salita è stato di 983 m e in discesa lo stesso.

03 CASALI - PIZZO BERRO - PIZZO TRE VESCOVI (MC)
Partendo da Casali di Ussita 1080 mt slm abbiamo percorso la Val Panico e arrivati a fondovalle abbiamo incominciato a salire seguendo il sentiero per poi girare a sinistra e poi di nuovo a destra siamo saliti  sul crinale che ci ha portato fino all'attacco della catena sotto Pizzo Berro, una volta saliti siamo andati verso destra alla vetta 2256 mt slm. Tornando indietro abbiamo preso la cresta che ci ha portato prima in leggera difesa e poi in salita verso Pizzo Tre Vescovi 2098 mt slm. Proseguendo in discesa siamo andati al rifugio del Fargno 1820 mt slm e girandogli intorno abbiamo preso il sentiero 276 CAI che ci ha riportati a Casali. Bel giro adatto a escursionisti preparati.
Dislivello in salita 1456 mt in discesa è lo stesso.


04 CASALI - PIZZO BERRO (MC)
Partendo da Casali di Ussita 1080 mt siamo passati per la Val Panico e arrivati a fondovalle abbiamo svoltato a sx salendo verso la Forcella Angagnola dove passando per cresta a dx siamo arrivati alla cima di Pizzo Berro 2256 mt, ritornando indietro abbiamo raggiunto il rifugio del Fargno 1820 mt fatto dopo un tratto di strada bianca siamo ridiscesi passando accanto alla cappelletta di Sant'Antonio e ritornati alle macchine.

05 FORCA DI PRESTA - MONTE REDENTORE (AP)
Partendo da Forca di Presta 1536 mt abbiamo seguito il percorso 101 passando per il Monte Vettoretto 2052 mt e per il Bivacco Tito Zilioli 2240 mt, prendendo poi a sx siamo arrivati alla cima di Prato Pulito 2373 mt seguendo la cresta a seguire siamo passati per la cima Tellago 2422 mt ed infine la cima del Redentore 2448 mt.con bellissima veduta sulla valle dove si trova il Lago di Pilato. Per il ritorno abbiamo fatto lo stesso percorso.

06 MONTE BICCO - VIA MAURIZI PERUCCI III-IV
Descrizione:
Ho messo la descrizione presa dal sito che avevo deciso di fare http://www.avventurosamente.it/xf/threads/monte-bicco-via-maurizi-perucci-iii-iv.15545/ ma vi garantisco che a farla è tutt’altra cosa, il perché sta nel fatto che non ci sono ne più fix e sono rimasti solo alcuni chiodi messi nei punti più o meno fondamentali, la roccia è pessima è anche complicato inserire dei punti di ancoraggio per via della roccia veramente pessima. Comunque una bellissima esperienza da primo di cordata per imparare ad arrangiarsi.

L1 III

Comincia sulla sinistra dello spigolo, una facile arrampicata di III che conduce dentro un canale-camino, scomodissimo per chi porta lo zaino, fino a spuntare su un terrazzo eccezionale su cui si fa sosta. Tutte le soste che incontreremo sono da attrezzare su golfari piazzati dal CNSAS di Macerata. 
L2 IV-
Dalla sosta si procede verso sinistra e poi verso l'alto, con un facile passaggio per cui è necessario usare bene i piedi. Me lo lavoro io. I chiodi sono vecchi ma sembrano solidi e non abbiamo nessuna intenzione di testarli, d'altronde le difficoltà non sono tali da far pensare un volo. Si esce su un terrazzone erboso in pendenza, da percorrere fino alla fine dove si trova la seconda sosta.
L3 II/III
Si continua per le facili roccette verso l'alto per linea intuitiva e stando ben attenti a non far partire sassi. Il terreno di progressione è detritico, la roccia si sfalda facilmente e l'arrampicata è spesso interrotta da spiazzi o terrazzini. Tutto molto improteggibile, ma non rischioso.
L4 II/III
Come sopra
L5 III
Si procede verso sinistra dove è ben visibile un chiodo per effettuare un traversino e proseguire verso l'alto fino alla sosta successiva.
L6 III/IV
Si incontra un passaggio su una fessura a sinistra di un spigolo roccioso di due metri e mezzo. La protezione è bassa e per proteggermi con un friend passo a destra dove la roccia è veramente pessima, appena sopra il passaggio si trova una bella placchetta su fix nuova nuova. Poi la difficoltà finisce.

Si potrebbe continuare sciolti senza problemi o comunque in conserva corta per evitare di dover rifare le matasse. Si arriva in corrispondenza di di una crestina dove si vedono bene gli ultimi due o tre tiri da fare: delle belle placconate appoggiate ci invitano a sbrigarci, ma in corrispondenza delle prime non troviamo soste o protezioni e data la qualità della roccia non ce la sentiamo di attrezzarne una su dadi o friend. Proseguiamo sulla sinistra dentro delle facili rampe. Dopo poco, sulla sx, si trova un bellissimo archetto di roccia oltre il qualce si trova una sosta da cui parte il penultimo tiro. Ormai con le matasse fatte su proseguiamo a destra per portarci sull'ultima placca che, con tre salti conduce alla cresta sommitale del Bicco e poi in vetta.
L9 III+
Si incontrano tre chiodi, uno per saltino. Facile arrampicata dove però i brevilinei (come me) devono porre attenzione per non caricare troppo gli appigli: a me si è staccato un sasso grosso come un pompelmo sotto al piede destro, fortunatamente quando ormai avevo fatto il passaggio. Sinceramente non volevo proprio testare la tenuta del chiodo. Tiro simpatico

Da qui si prosegue facilmente per crestina detritica (occhio ai sassi) e poi per facile arrampicata di I e II fino alla vetta. 

Per il rientro si scende verso la sella tra Bove Sud e Bicco, per tornare sulla sterrata che conduce alla sbarra.


07 GELAGNA VIA DEGLI ALPINI
Arrivati al paese di Gelagna Alta abbiamo preso il sentiero che ci ha portato fino all'attacco della via proprio sulla cresta ottima per fare esperienza da primi di cordata.

Descrizione:
L1  II Si
sale per roccette facili (II) in mezzo a un po'di vegetazione, sosta abbastanza comoda alla base di uno sperone (30 metri, 1 ch.).

L2 III Si aggira sulla sinistra lo sperone, risalendo una bella placca appoggiata per poi rimontare in cresta; sosta su un terrazzino (30 metri).

L3 III Si superano facili roccette e si attraversa un tratto fra gli alberi, quindi si aggira uno sperone con facili passaggi e si sosta alla base di una bella placconata (30 metri).

L4 IV+ Roccia spettacolare, calcare quasi bianco incastonato di quarziti! Qui seguo una linea di quattro/cinque fix che passa sulla sinistra, anche se probabilmente la linea mantiene la destra (25 metri).

L5  IV/V Prima agguantando una bella fessura e poi sfruttandola per rimontare sulla placca di sinistra (un chiodo anche nel diedro a dx, forse più facile), dalla quale si esce con un movimento di piedi per poi traversare più facilmente fino ad una crestina, sopra la quale si trova la sosta (30 metri).

L6
Da qui si procede ora per un tratto di sentiero, dove un cartello indica il percorso per arrivare all'ultima parte della via alla base di un grosso diedro, dopo un breve traverso, si ricomincia ad arrampicare per le ultime due lunghezze

L7 IV Ora si passa per un bel diedro fino ad arrivare alla sosta con catena (25 metri)

L8 IV/V Si sale per l’ultimo tiro su una roccia fantastica fino ad arrivare al punto chiave passaggio di V+ su una balconata e arrivare alla sosta finale sempre su catena e goderci il panorama.