venerdì 1 marzo 2013

ABRUZZO


01 CAMPO FELICE - RIF.SEBASTIANI (AQ)
Dall'uscita di Tornimparte A24 siamo saliti verso la piana di Campo Felice. Raggiunto il Rifugio Albergo Alantino 1570 slm calzate le ciaspole abbiamo iniziato la nostra escursione salendo il breve pendio proprio di fronte all'albergo e seguendo la pista per lo sci di fondo   siamo arrivati nei pressi di una vecchia miniera abbandonata di Bauxite 1641 slm, a questo punto è finita la parte pianeggiante. Siamo entrati nel bosco e abbiamo continuato percorrendo, sempre nel bosco la valle Leona superato l'ultimo tratto con una pendenza accentuata siamo entrati nell'ampia valle  del Puzzillo in fondo alla quale c'è la parete del Costone. Abbiamo continuato a salire lungo la valle senza particolari problemi fino all'ultimo tratto che è diventato poco più impegnativo per la pendenza più accentuata fino al rifugio Sebastiani 2102 slm, il panorama si apre in tutte le direzioni sia verso Campo Felice  e scorrendo sulla sinistra il passo del Puzzillo il passo della Torricella il passo del Morretano e il monte Puzzillo. A destra invece i piani di Pezza con il Sirente sullo sfondo. Per il ritorno abbiamo percorso lo stesso itinerario dell'andata, dislivello in salita 568 m e in discesa è lo stesso.

02 CAMPO IMPERATORE - PIZZO CEFALONE (AQ)
Anello che partendo da campo Imperatore 2164 m e passando per pizzo Cefalone 2533 m ritorna a campo Imperatore.Siamo partiti da campo Imperatore subito a sinistra prima di arrivare all'osservatorio dove inizia un sentiero che traversando a mezza costa il pendio di monte Portella transita per il passo del Lupo, dove inizia il sentiero che in discesa porta alla  stazione di partenza della funivia del Gran Sasso, abbiamo poi raggiunto passo la Portella dove il panorama si apre verso campo Pericoli e la val Maone. Proseguendo abbiamo iniziato a salire percorrendo la cresta est di pizzo Cefalone la cui parte terminale con le sue rocce rende il percorso sicuramente divertente. Raggiunta la cima 2533 m abbiamo proseguito scendendo la cresta nord molto bella ma sicuramente più difficile e impegnativa di quella che abbiamo percorso in salita, a questo punto il panorama diventa veramente molto bello di fronte c'è pizzo Intermesoli con i suoi 2635 m e sulla sinistra il solitario monte Corvo anche lui con una altezza di tutto rispetto 2623 m.
Finito il tratto di cresta più impegnativo la discesa prosegue su percorso sicuramente più facile, superando la sella del Cefalone abbiamo raggiunto la sella dei Grilli proprio sotto pizzo Intermesoli dove a destra inizia il sentiero che con una rapida discesa si avvia verso la val Maone, raggiunta la quale abbiamo iniziato la risalita per campo Pericoli sfiorando in località Capanne i resti dei rifugi che i pastori utilizzavano nei mesi estivi quando portavano le greggi sui pascoli alti abbiamo raggiunto il rifugio Garibaldi 2234 m che è il più antico del Gran sasso e proseguito per la sella di monte Aquila dove abbiamo iniziato l'ultima parte del percorso che ritorna verso campo Imperatore e questa volta rasenta l'osservatorio e ci ha consentito di chiudere l'anello.Il percorso è veramente molto bello e interessante.

03 LA FERRATA RICCI GRAN SASSO D'ITALIA (AQ)

Da Prati di Tivo abbiamo preso la cabinovia che ci ha portato al Rifugio Franchetti 2433 m. slm da dove è partita la nostra arrampicata alla vetta, si è passati su un sentiero che taglia fino alla parete di inizio ferrata una volta fatti tutti i preparativi siamo incominciati a salire dei tratti della corda di acciaio sono fissati a terra e bisogna camminare chini, dopo un po diventa più verticale e si fa tranquillamente sempre facendo attenzione non sottovalutando sempre i rischi di quando si sale in gruppo, si supera un tratto di I grado e si arriva alla vetta 2910 m. slm con una panoramica fantastica, per ridiscendere si segue il sentiero della via normale sempre facendo molta attenzione per arrivare alla conca dove si può vedere il ghiacciaio del Calderone ed infine seguendo una mulattiera si ritorna al Franchetti. Dislivello in salita 838 e in discesa è lo stesso.

04 DA PRATI DI TIVO FERRATA VENTRICINI E DANESI (AQ)
Da Prati di Tivo dalla piana del Laghetto 1450 m slm siamo saliti fino ad arrivare alla ferrata Pier Paolo Ventricini ed a seguire abbiamo proseguito fino alla Danesi per giungere alla vetta del Corno Piccolo 2655 m slm. Siamo poi ridiscesi per la via normale e risaliti alla sella dei Due Corni per poi passare al rifugio Franchetti e ritornare. Percorso duro e impegnativo

05 MONTE VELINO (AQ)
Lasciate le auto percorreremo il Vallone di Sevice fino alla Fonte Sevice, quindi arriveremo in prossimità del Rifugio “Capanna Sevice” (mt. 2.119 slm.) di proprietà del G.E.V. (Gruppo Escursionisti Velino), e da qui alla Vetta del Velino (mt. 2.492 slm). Dislivello in salita metri 1585 per la discesa il dislivello è lo stesso, tempo di percorrenza ore 7,00 soste escluse. Difficoltà EE

06 DAL VALICO DELLA CHIESOLA DI LOCOLI - MONTE PUZZILLO (AQ)
Si arriva alla valle del Morretano dove si lasciano le macchine e si prosegue sul bordostrada per circa 200 m fino ad arrivare al sentiero del Valico della Chiesola di Locoli 1633 m slm che passa in mezzo ad un bosco di faggi fino ad arrivare su un cocuzzolo per proseguire fino al Monte Fratta 1878 m slm, seguendo la cresta si arriva fino al Monte Cornacchia 2010 m slm e ancora più avanti si arriva al Monte Puzzillo 2174 m slm. Siamo ridiscesi per circa 500 m fino ad arrivare ad un ometto che indica il percorso che porta al Valico del Morretano e fatta tutta la valle si arriva alle macchine. Durante il percorso di cresta si può godere di un bellissimo panorama di tutto il comprensorio montano specialmente sui Monti della Duchessa e del Velino.

07 CAMPO IMPERATORE - CANALE MORIGGIA ACITELLI (AQ)
Da Campo Imperatore 1930 mt. slm. abbiamo preso il sentiero che porta alla Sella del Monte Aquila e proseguire verso la sella del Corno Grande e una volta superato il Sassone 2550 mt. slm. si arriva all'attacco della direttissima, da qui si fa un breve traverso sulla destra fino ad arrivare al canale Moriggia Acitelli con una pendenza di 40° - 45° che ci ha portato alla vetta del Corno Grande 2912 mt. slm. siamo poi ridiscesi per la direttissima e tornati al punto di partenza. Tutto sommato la salita è stata facile per la discesa abbiamo avuto un po di problemi dato che era caldo e la neve era pappa ci siamo legati.

08 SECINARO - MONTE SIRENTE (AQ)
Si prende la A25 per Pescara e si esce a Magliano dei Marsi si prosegue in direzione di Ovindoli e prima di arrivare a Rocca di Mezzo si gira a Destra per Secinaro dove e si arriva dopo 12 km allo Chalet dei Prati 1160 mt. slm. dove inizia il percorso. Si costeggia lo chalet e si prende il segnavia n°15 passando per una bella faggeta, si tiene il sentiero di sinistra e si continua fino ad arrivare ad un'altro bivio e si prosegue a destra si continua tenendo la destra e si prosegue dritto senza lasciare il sentiero. Una volta finita la faggeta si va verso destra costeggiando le pareti rocciose fino ad arrivare ad un passo un po complicato da salire, una volta arrivati in cresta la si percorre verso destra fino ad arrivare alla cima del Sirente 2348 mt. slm.

09 GRAN SASSO D'ITALIA - FORCHETTA DEL CALDERONE E DIRETTISSIMA (AQ)
1° Giorno Forchetta del Calderone: dal rifugio Duca degli Abruzzi 2388 mt slm siamo andati verso la sella del Monte Aquila per proseguire fino al Sassone 2550 mt slm superato lo stesso abbiamo fatto il traverso del Belvedere sotto la vetta occidentale passando per due ghiacciai e per un tratto attrezzato che ci ha portato fino alla base della forchetta del Calderone, arrivati in cima 2799 mt slm abbiamo fatto un traverso fino ad arrivare sotto la vetta centrale e da qui siamo ridiscesi per la Cengia Gualerzi fino al ghiacciaio del Calderone, risalendo poi per il Passo del Cannone percorrendo il sentiero n°3 siamo arrivati alla Sella del Brecciaro riprendendo poi la via per il rifugio. Abbiamo fatto tutto in libera aiutati anche dal bel tempo ma sinceramente sarebbe stato più opportuno ridiscendere dalla Cengia Gualerzi in corda doppia.
2° Giorno Direttissima: facendo lo stesso percorso del giorno precedente siamo arrivati al Sassone e da qui abbiamo proseguito per la Direttissima 2916 mt slm sempre bella da percorrere, arrivati in vetta abbiamo preferito per via del tempo instabile fare la normale in discesa ritornando al rifugio. La traccia GPX della direttissima l'ho presa da avventurosamente per gentile concessione di Mezcal dato che non avevo preso pile di cambio.

10 DA CAMPO ROTONDO ALLA SS. TRINITA' (MONTI SIMBRUINI)

Questo percorso consente di attraversare la catena dei Monti Simbruini da Nord-Est a Sud-Ovest, passando dall’Abruzzo al Lazio. L’ambiente percorso è di facile orientamento in quanto è costituito da una fitta ragnatela di carrarecce.
Senza entrare nell'abitato , si prende una carrareccia in leggera salita, fino al valico 1.475 mt. da dove si scende al Piano di Cesacotta passando vicino a un rifugio di pastori. Da qui si arriva al fosso Fioio, nei pressi di un antico cippo di confine tra lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli.
Percorreremo questo tratto di antico confine. Poi risaliremo un breve tratto fino a Campo della Pietra che attraverseremo. Proseguendo passeremo vicino al Rifugio Saifar per salire al Valico della Cimata 1.443 mt. da dove ci si affaccia sulla vallata del Simbrivio e di Vallepietra. Questo Valico nelle vicinanze de Santuario della SS. Trinità è caratterizzato da un grande parcheggio e dalle baracche che vendono i ricordi dello stesso Santuario.


11 DA FONTE VETICA A MONTE CAMICIA (AQ)
Dal rifugio di Fonte Vetica 1632 mt slm siamo saliti accanto a un bosco di abeti seguendo il sentiero molto evidente, abbiamo proseguito per il vallone di vradda fino ad arrivare alla sella dove si può godere di un bellissimo panorama nonché vedere le belle pareti verticali e vedere le stelle alpine appenniniche, da qui svoltando verso sinistra siamo arrivati alla vetta del Camicia 2564 mt slm. Per ritornare alla base siamo ritornati alla sella e abbiamo proseguito verso sinistra fino alla cima del Tremoggia 2331 mt slm, proseguendo in cresta prima di arrivare al monte Siella abbiamo svoltato a destra fino ad arrivare in una bella boscaglia di abeti prima di tornare alla fonte e al rifugio di Fonte Vetica.

12 DA PRATO AGAPITO A MONTE SAN ROCCO (AQ)
Da Prato Agapito 1618 mt. siamo scesi nella piana e seguendo il sentiero a destra siamo passati per una faggeta fino ad arrivare ai Prati di Cerasolo 1518 mt. Seguendo il sentiero sempre molto evidente siamo saliti in cresta fino a raggiungere la vetta del Monte San Rocco 1888 mt. dove si possono vedere tutte le bellissime vette dell'Appennino Centrale partendo dal Terminillo, dai Sibillini, i Monti della Laga, il Gran Sasso, La Meiella e alle nostre spalle il Velino. Trekking facile e panoramico.

13 DA PIANO DEL LAGHETTO (PRATI DI TIVO) AL CORNO PICCOLO (TE)

Partendo da 2 km prima di Piano del Laghetto perchè la strada era bloccata dalla troppa neve, dato che la funivia che porta all'Ara Pietra era chiusa, abbiamo cominciato la nostra salita prima arrivando al piano e poi verso il sentiero che ci ha portato prima al vecchio albergo abbandonato e poi alla funivia ed infine messi i ramponi ai piedi siamo saliti verso destra e facendo di seguito un traverso sotto la parete del Corno Piccolo per poi seguire un itinerario in ascesa che non è segnato come via invernale ma ci ha permesso di arrivare in vetta con bella soddisfazione ed impegno. Abbiamo rifatto lo stesso itinerario in discesa, bella giornata di sole ma con l'inconveniente del riscaldamento della neve che ci ha reso la discesa più complicata.

14 DALL'ALBERGO CAMPO IMPERATORE A MONTE AQUILA E PIZZO CEFALONE (AQ)
Partendo dall'albergo Campo Imperatore 2164 mt abbiamo fatto questo bel trekking di due giorni passando per la sella di Monte Aquila siamo saliti al Monte Aquila 2495 mt con un vento pazzesco, ridiscendendo verso il rifugio Garibaldi 2230 mt dove abbiamo posto le tende, la mattina appena svegli siamo andati verso il Passo Portella e seguendo la cresta verso la cima di Pizzo Cefalone 2533 mt, dopo aver goduto dello splendido panorama siamo ridiscesi al punto di partenza.

15 DA PRATI DI TIVO ALLA CRESTA NORD EST DEL CORNO PICCOLO (TE)
Da Prati di Tivo abbiamo trovato la Funivia chiusa quindi siamo saliti fino a Pian del Laghetto dove abbiamo parcheggiato e iniziato l'avvicinamento al Corno Piccolo passando per l'Ara Pietra e dopo un breve tratto in salita siamo arrivati all'attacco del 1° tiro circa 40 metri descritto come IV grado ma secondo me a qualche difficoltà in più, si passa poi al 2° tiro di 50 metri sempre di IV° grado ed a seguire il 3° tiro di 70 metri III grado, abbiamo poi proseguito per un tratto in conserva e poi slegati fino alla cima del Corno Piccolo. Siamo ridiscesi per la ferrata Danesi fino a raggiungere il Rifugio Franchetti ed infine il Parcheggio. Lunga e faticosa ma di grande bellezza.

16 DA CAMPO IMPERATORE A VETTA GRAN SASSO Invernale (AQ)
Dal rifugio di Campo Imperatore ho fatto la mia prima salita in solitaria invernale alla vetta del Corno Grande, preso la funivia da Fonte Cerreto che mi ha portato a Campo Imperatore con una giornata stupenda, ho cominciato la mia salita passando per l'osservatorio e poi fatto il traverso che mi ha portato alla sella di Monte Aquila proseguendo sempre in direzione del Sassone ho cominciato la salita sulla direttissima, la neve stava diventando già farinosa e sono arrivato in vetta dopo circa 2 ore, il panorama dalla vetta era magnifico con le nuvole tutte a bassa quota e le vette tutte scoperte mi sono fermato il tempo di mangiare finire tutta l'acqua e fare delle fotografie sono ridisceso sempre per la stessa via arrivando alla funivia alle 13:50.

17 DALLA VALLE DEL CHIARINO A MONTE CORVO (AQ)
Arrivati al Lago di Provvidenza abbiamo proseguito per strada sterrata fino a giungere al mulino Cappelli (1260 m) dove abbiamo lasciato le macchine e iniziato il nostro trekking. Siamo partiti fino ad arrivare al rifugio Fioretti (1503 m). Da qui, sempre seguendo la pista, si continua nella valle quindi si arriva ad una piana con muretti e stazzo dove termina la strada (le Solagne, 1702 m). Dallo stazzo si prende a destra un sentiero che sale e rimonta uno spallone che divide due fossi (segni giallo-rossi). Giunti dove il terreno diventa più pianeggiante, si obliqua verso sinistra per raggiungere il fondo del Valloncello che termina alla sella di Monte Corvo dove si gode una bella vista sulla sottostante valle del Venaquaro (2305 m). Dalla sella si prende a sinistra e senza una traccia ben definita si sale per prati in direzione della fascia di roccia soprastante. Dopo un primo tratto prendere in direzione di un masso isolato sulla sinistra; da qui inizia una traccia che man mano diventa più netta (rari bolli giallo-rossi). Giunti a ridosso della fascia rocciosa si risale tra brevi paretine aggirando i salti più importanti (attenzioni ai bolli di vernice). Tra sfasciumi e rocce rotte si raggiunge una sella che da sulla sottostante conca Capovelle. Da qui il panorama si fa sempre più aereo e, superato a sinistra un ultimo spallone roccioso, si giunge in vetta (croce, 2623 m). Una volta arrivati in vetta dove si gode di un panorama fantastico su tutto il Gran Sasso, abbiamo proseguito per la cresta e devo dire che i consigli che danno "da fare solo con persone esperte" non è sbagliato dato che anche noi abbiamo avuto un incidente di percorso, con un nostro partecipante all'escursione che è caduto rovinosamente a terra nel tratto finale facendoci prendere un grande spavento, questo ci ha obbligato a chiamare il soccorso alpino, non essendo più in grado di proseguire e scendere a fondo valle. Tutto sommato è andato bene perché ha riportato solo varie escoriazioni e la lussazione della spalla. Giunti a fondo valle siamo andati in fretta alle macchine e all'ospedale dell'Aquila dove abbiamo trovato un servizio medico eccezionale, certo siamo stati ad aspettare fino a tarda notte il responso dei referti e finalmente dopo averci rassicurato sulle condizioni del caso siamo ritornati a casa con lui in macchina. Bellissima escursione dura e faticosa e consigliata a persone preparate. 

18 DALL'ALBERGO CAMPO IMPERATORE A BIVACCO BAFILE
1° Giorno - Dall'Osservatorio di Campo Imperatore siamo passati per la Sella di Monte Aquila e seguendo le indicazioni della Direttissima siamo arrivati al Sassone ci siamo preparati con imbrago longe e caschetto e salendo ancora abbiamo preso il sentiero che passa sotto la Moriggia-Acitelli e proseguendo siamo arrivati alla ferrata che rende il percorso più sicuro finita la ferrata proseguendo tra sfasciumi siamo arrivati alla parete sud del Corno Grande dove il percorso si fa più tranquillo fino a giungere al Bivacco Bafile. Il percorso non è complicato comunque non è adatto a tutti perchè ci sono alcuni tratti esposti e impegnativi.
2° Giorno - Partendo sempre dall'Osservatorio di Campo Imperatore e salendo alla Sella di Monte Aquila ho preso il sentiero che scende verso il Rifugio Garibaldi seguendo il percorso per la val Maone sono risalito per poi raggiungere il Passo la Portella da qui ho proseguito per cresta fino a raggiugere il Rifugio da dove poi sono ridisceso e tornato all'Osservatorio. Trekking facile con splendidi panorami sia verso il versante Teramno che Aquilano.

19 SENTIERO DEL CENTENARIO (AQ)
Abbiamo organizzato questa escursione al Centenario prenotando all'albergo rifugio Fonte Vetica, ci siamo svegliati alle 3:30 e lasciando una macchina all'albergo abbiamo portato l'altra alla carrareccia dove parte il sentiero, la partenza era stata stabilita alle 5:00. Tutto secondo copione siamo partiti prendendo la carrareccia che ci ha portato in breve tempo al Vado di Corno 1924 mt dove ci siamo goduti un fantastico panorama con le prime luci dell'alba, da qui proseguendo per il sentiero siamo arrivati senza difficoltà al Monte Brancastello 2385 mt seguendo la cresta siamo giunti fino al Vado del Pievarano 2281 mt e subito dopo giungendo all'attacco delle Torri di Casanova ci siamo preparati con il kit da ferrata per superare i tratti attrezzati in sicurezza. Le ferrate non sono in buone condizioni bisogna fare attenzione, dopo un po di sali e scendi siamo arivato al Monte Infornace 2469 mt si prosegue scendendo sulla sella e si risale per arrivare al Monte Prena 2561 mt. Facendo molta attenzione a non sbagliare sentiero perché i segnali possono fuorviare ( io avevo caricato una traccia sul mio gps) si arriva attraversando dei tratti con terreno instabile fino al Vado di Ferruccio 2233 mt, qui si risale sempre per ghiaie instabili fino all'ultima cima del Sentiero Monte Camicia 2564 mt, Dopo molte ore siamo ridiscesi per il Vallone di Vradda ed infine al Rifugio. Lunga e faticosa ma molto bella, da consigliare a persone ben allenate perchè mette a dura prova la resistenza fisica.

20 DA CAMPO IMPERATORE ALLA SELLA DELLE MALECOSTE (AQ)
Dall'osservatorio di Campo Imperatore 2135 mt abbiamo preso il sentiero Passo del Lupo che ci ha portato al Passo La Portella 2260 mt da qui seguendo il sentiero siamo giunti al bivio a sx sotto la cima di Pizzo Cefalone (non segnato) che in breve tempo ci ha permesso di arrivare facendo molta attenzione perché c'è un bel dirupo alla cima di Papa Wojtyla 2425 mt abbiamo proseguito dopo una breve pausa sulle Creste delle Malecoste 2444 mt ed arrivati alla Sella le avverse condizioni meteo ci hanno fatto ritornare indietro e anche con passo accelerato alla macchina. La nostra meta era Pizzo di Camarda ma visto il brutto tempo improvviso, abbiamo rinunciato prendendo la giusta decisione di tornare indietro. Bisogna saper rinunciare.

21 MONTE PRENA (VIA BRANCADORO AQ)
Prima di arrivare a Fonte Vetica abbiamo preso una carrozzabile sulla sinistra che ci ha portato fino alla vecchia miniera di bitume 1543 mt fare attenzione con le macchine la strada è molto disconnessa. Lasciate le machine abbiamo preso a sinistra attraversando il canale dietrico del La Fornaca, aggirando intorno alla piana di Campo Imperatore (non segnalato) siamo giunti ad un'altro canale dietrico de La Canala e seguendo il sentiero che gli corre parallelo abbiamo attraversato lo stesso fino a giungere su un casotto che si trova alla parte opposta, andando avanti seguendo i segnali CAI siamo giunti subito dopo ad un'altro casotto ed a seguire la targa che ci indicava la via Cieri subito dopo il sentiero si divide a sinistra si prende la Via dei Laghetti e a destra invece si prende dentro un'ampio canalone la via che ci ha portato fino alla Sella dove abbiamo preso a sinistra e subito dopo inizia la parte rocciosa e troviamo la targa che indica la Via Brancadoro, ci si arrampica senza troppa difficoltà fino ad arrivare ad un canalino che abbiamo affrontato con un po più di attenzione è la parte più complicata del percorso, oltrepassato questo canalino siamo giunti in breve tempo alla forcella che unisce le due vie di salita al Monte Prena, Laghetti e Brancadoro, salendo abbiamo raggiunto la croce di vetta del Monte Prena 2561 mt. Dopo essere rimasti un pò a goderci il panorama siamo ridiscesi per nella parte opposta per una traccia ripida e sdrucciolevole sempre segnata con segni giallo e rossi con ben visibile sempre avanti a noi il Monte Camicia, in fondo alla valle abbiamo preso il sentiero che ci indicava il Vado di Ferruccio 2265 mt, una volta arrivati siamo ridiscesi per un sentiero comodo che in breve tempo ci ha riportato al punto di partenza. La via è molto bella però non è un percorso adatto a tutti è pur sempre anche se facile una via alpinistica.   


22 DA CAMPO FELICE A MONTE OCRE (AQ)
Dagli impianti di Campo Felice 1360 mt si va in direzione della galleria si oltrepassa e si prende il sentiero ben evidente che sale verso Forca Miccia 1675 mt. Una volta arrivati alla sella si svolta a sinistra e si entra dentro la Faggeta ed a seguire si entra in un pianoro che costeggia il Monte Cefalone fino ad arrivare seguendo il sentiero alla Fonte delle Settacque 1970 mt. Da qui finiscono tutti i segnali e si prosegue a vista il percorso è molto evidente, siamo saliti per cresta fino ad arrivare alla cima del Monte Ocre 2209 mt. sempre seguendo la cresta siamo arrivati fino al Monte Cagno 2151 mt da qui sempre a vista abbiamo fatto un'altro po di cresta e poi abbiamo cominciato la discesa che ci ha riportato poco prima del Monte Cefalone ed infine riprendendo il percorso dell'andata siamo ritornati a Campo Felice.

23 DA MASSA D'ALBE AL MONTE VELINO E CAFORNIA
Dal paese di Massa D'Albe siamo arrivati nella parte alta del paese e abbiamo lasciato le macchine nella piazza vicino alla chiesa. Da qui abbiamo preso la carrareccia "con una già bella visuale sul Velino" che in breve tempo ci ha portato a Fonte Canale da qui si lascia la fonte sulla destra e si sale tenendo la sinistra fino a raggiungere una mulattiera ed a seguire un bosco di pini, finito il bosco si raggiunge il segnale con i segnali dei sentieri n° 4.5.6. e per la Grotta di San Benedetto, abbiamo seguito l'indicazione per il percorso 4.5 dopo una breve discesa per riprendere il sentiero siamo saliti su ghiaioni fino a giungere all'attacco del canale da fare un pò di attenzione, la salita non è stata difficile e dopo un pò siamo arrivati alla cresta fino a giungere alla vetta del Velino. Per la discesa abbiamo preso il sentiero n°1 che scende per scomodi ghiaioni da fare molta attenzione, e poi il sentiero n°7 che segue il crinale che ci ha portato fino al Cafornia abbiamo proseguito dritti e seguito il sentiero 7A sempre per scomodi ghiaioni, fino a raggiungere  il sentiero 7 che con numerosi tornanti ci ha riportato al rimboschimento e subito dopo a Fonte Canale dove abbiamo ripreso la carrareccia per tornare alle macchine.

24 DA CAMPO IMPERATORE A PIZZO INTERMESOLI

Dall'albergo Campo Imperatore abbiamo preso il sentiero a sinistra che costeggia il Monte Portella fino a raggiungere e oltrepassare il Passo e prendere dopo circa 200 metri il sentiero V1 che costeggia il Pizzo Cefalone e raggiungere la Sella, si prosegue a destra per la cresta e si raggiunge la Sella dei Grilli. Qui si punta dritto per ghiaioni fino a raggiungere la vetta del Pizzo Intermesoli 2635 mt. Per la discesa siamo ridiscesi per lo stesso percorso fino alla Sella dei Grilli poi abbiamo preso l'evidente sentiero che porta alla Val Maone per proseguire e giungere alle Capanne ed a seguire il Rifugio Garibaldi, siamo risaliti fino alla Sella di Monte Aquila e ridiscendere a Campo Imperatore.

25 DA MASSE D'ALBE AL MONTE VELINO PER LA DIRETTISSIMA

Partendo dal parcheggio di Massa d'Albe a dx della chiesa dove sono le fontane 1000 m circa si segue la carrareccia che piega verso destra e si raggiunge fonte Canale 1200 m . Qui si lascia la strada sterrata e si sale per sentiero dritti alla fonte. Qui si sale per prati fino ad arrivare ad un bosco e per la comoda mulattiera e s i oltrepassa un rimboschimento di pini e si giunge al canale dove breve tempo si incrocia il bivio per la grotta di San Benedetto. Si prosegue dritto fino a dove il canale si fa incassato, qui si piega decisamente a sinistra e ci ci porta sul crinale che delimita il vallone. Per tracce di sentiero si sale praticamente dritti per un lungo tratto superando brevi tratti ripidi. A circa 2000 m una rampa erbosa obliqua verso sinistra e ci si porta alla base di uno stretto canalino. Lo si risale sul fondo (spezzone di corda nel tratto iniziale) che si fa molto stretto. Qui finiscono le difficoltà e si inizia la cresta che porta fino alla vetta. Per il ritorno siamo ridiscesi per un ripido ghiaione fino ad arrivare al Monte Cafornia e proseguendo abbiamo seguito i segnali CAI ben evidenti sul percorso fino ad arrivare di nuovo a Fonte Canale e ritornare alle macchine. Bel trekking lungo e faticoso ma di grande fascino.

Nessun commento: