giovedì 28 febbraio 2013

VALLE D'AOSTA

01 Monte Rosa Expedition 20/25 Luglio 2016
Partiti, nonostante il meteo non fosse favorevole ma  la speranza di riuscire a fare qualcosina era, come il morale del gruppo, alta!
Partenza mercoledì e dopo un bel viaggio tra chiacchiere e barzellette arriviamo in Val D'Ajas e come di prassi al Barone viene fame così abbiamo un primo assaggio della cucina valdostana!
Dopo il luculliano pranzetto approcciamo il parcheggio a fine valle, carichiamo gli zaini e ci avviamo baldanzosi lungo il sentiero che ci porterà al rifugio Ferraro, prima tappa del programma.
Giovedì di buon mattino ci incamminiamo per raggiungere la nostra base operativa, il rifugio "Guide D'Ajas a 3420 mt, dovremo superare un dislivello complessivo di 1500 mt circa con zaini abbastanza pesanti ma abbiamo tutto il giorno a disposizione, la prima parte del sentiero è abbastanza agevole con un tratto impegnativo dal Pian di Verra Superiore fino al rifugio Mezzalama.
Il  tratto successivo per raggiungere la nostra meta di oggi, che già si intravede 450 metri più in su, è chiamato "l'ammazza-cristiani", ci sarà pure un perché!
Nonostante il dislivello e il peso degli zaini raggiungiamo il rifugio giusto per l'ora di pranzo......
Dopo esserci riposati un paio di ore la riunione operativa porta alla decisione di effettuare un tentativo venerdì mattina, sveglia antelucana alle tre e mezza, riusciamo a partire alle 5,00. 
Alla luce del giorno appare chiaro che dovremo rinunciare alla vetta, l'orizzonte è nero come da
previsione. Alle sette e mezza , giunti a quota 4000 metro più metro meno, decidiamo di tornare sui nostri passi. La decisione si dimostrerà saggia in quanto appena in vista del rifugio comincia, dapprima una pioggerellina che ben presto si trasforma in acqua mista a neve........Il non raggiungere la vetta è stata una delusione ma del resto le montagne sono lì e non si muovono, rischiare non è mai giusto.
Passiamo il resto della giornata in cazzeggio al rifugio, purtroppo anche per domani il meteo è brutto un bel pò, con non molta gioia siamo costretti a decidere di scendere, domattina niente tentativi, tiriamo a valle.
Così sabato mattina sotto un cielo che minaccia acqua da un momento all'altro ci incamminiamo per scendere il 1740 mt che ci porteranno al furgone, nonostante tutto il morale è alto.
A metà strada tra il rifugio Guide D'Ajas e il Mezzalama, su un colle con una vista mozzafiato in prossimità di un'ometto segnavia, lasciamo la bandierina ricordo per Riccardo, figlio del nostro amato amico Marco, recentemente scomparso, inutile dire che la commozione ci prende un pò a tutti.
Nonostante il maltempo ne è valsa la pena. Per noi i rapporti umani e l'amicizia valgono molto di più di una vetta. Per questa, torneremo il prossimo anno.

Nessun commento: